Storia dell'Asinara - Il periodo romano

Anfore di epoca romana nelle acque dell'Asinara

Adv

Social networks

Condividi su:

Subito successivamente al periodo nuragico la Sardegna ospitò degli insediamenti fenici tra il X ed l'VIII secolo a.c. Era un periodo relativamente fiorente di commerci e sviluppo che durò fino al VI secolo a.c. quando i Cartaginesi giunsero sull'isola per sottometterla.
Per quanto probabile, non vi sono tuttavia evidenze storiche della presenza di queste due popolazioni sull'isola dell'Asinara, come invece vi sono in diverse località della Sardegna.
I cartaginesi restarono fino al 238 a.c. quando al termine della prima guerra Punica la Sardegna passò sotto il controllo dei Romani. Non fu una convivenza facile tra nuragici-fenici e romani e le rivolte furono parecchie. La dominazione romana tuttavia si protrasse fino alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476 d.c.
Di questo periodo si hanno invece prove della presenza romana anche sull'isola dell'Asinara. Sono stati infatti ritrovati i relitti di navi che verosimilmente trasportavano prodotti alimentari non presenti in Sardegna essendo questa a coltivazione prevalentemente di grano. Uno di questi relitti è stato trovato nelle acque della costa orientale dell'Asinara vicino al molo di Cala Reale. Questo nave di epoca romana trasportava anfore contenenti prodotti a base di pesce, ceramica da cucina ed un considerevole numero di tessere da mosaico in pasta vitrea; è ora visibile a pochi metri di profondità. Un altro relitto è stato localizzato tra lo scoglio Businco e Capo Falcone.
Questi ed altri resti ci confermano che i romani abitarono l’isola, probabilmente in stretto contatto con la colonia di Turris Libisonis, l’odierna Porto Torres.